15 mesi di attesa, pazienza e determinazione: la storia di Anna e Marco


Ci sono compravendite che si chiudono in poche settimane e altre che richiedono mesi. Poi ci sono quelle che diventano vere e proprie maratone, in cui servono pazienza, perseveranza e tanta fiducia reciproca.
Quella di Anna e Marco è una di queste.

L’inizio di un sogno

Aprile 2024. Anna e Marco, due ragazzi dal cuore d’oro e dalla pazienza infinita, mi contattano per visitare un appartamento appena fuori dal centro abitato.
La posizione è perfetta: vicina alla casa dei genitori di lei, sulla strada che porta al lavoro di lui e dotata di un garage ampio, ideale per riporre le sue cose e realizzare un piccolo laboratorio personale.
La proposta d’acquisto viene formalizzata, nonostante la presenza di due ipoteche su una banca locale e la necessità di regolarizzare a livello catastale una diversa distribuzione interna degli spazi. Tutto sembrava procedere secondo i piani… fino all’imprevisto.

Un evento tragico e le prime difficoltà

Poco dopo la firma, il proprietario dell’immobile perde tragicamente la vita in un incidente stradale.
Gli eredi, pur intenzionati a vendere, si trovano a dover affrontare la successione e diverse spese, tra cui la pratica edilizia e un intervento di divisione interna del garage.
Per aiutarli ad andare avanti, si decide di svincolare la caparra di 5.000 €, consentendo loro di coprire le prime spese e portare avanti le pratiche.

La questione delle ipoteche

A fine settembre 2024, con la documentazione in regola, Anna e Marco firmano la richiesta di mutuo. Ma ecco un’altra sorpresa: una delle due ipoteche viene cartolarizzata e ceduta a una società esterna.
Inizia così un lungo iter di richieste, solleciti e attese per ottenere i conteggi di estinzione. Nonostante l’intervento di un legale, i documenti tardano ad arrivare.
A gennaio 2025, la banca disponibile a concedere il mutuo ma non abbiamo ancora informazioni circa i conteggi di estinzione da parte della società ed ecco prima proroga fine febbraio e poi fine marzo.

Piccoli passi avanti, nuove condizioni

Un cambio di funzionario nella società creditrice porta finalmente a un’apertura, ma a condizioni meno vantaggiose per i venditori, che, pur di chiudere, accettano.
La banca viene informata, ma cambia politica interna e pretende che le ipoteche siano chiuse prima dell’atto. Ancora una volta, sembrava che il traguardo si allontanasse, uletriore proroga fine maggio.
Dopo ulteriori passaggi, a maggio una delle ipoteche viene finalmente estinta e cancellata, ma comunque i tempi si allungano ulteriormente in quanto non abbiamo la delibera del mutuo necessario per l'acquisto e si posticipa il tutto per la quarta volta consegutiva a fine luglio.

La corsa finale

A luglio 2025, la banca del mutuo rilascia la delibera definitiva. Fissiamo la data: 28 luglio 2025.
Chiedo ai venditori se nel frattempo avessero completato le operazioni di sgombero dell’immobile, ma a pochi giorni dal rogito mi avvisano che non riusciranno a liberarlo completamente. Il giorno dell’atto, scopro che stanno ancora dormendo in casa!
Anna e Marco, con ammirevole autocontrollo, decidono di fidarsi della parola dei venditori. Fortunatamente, entro pochi giorni l’immobile viene liberato.

La soddisfazione di un traguardo

Dopo 15 mesi di attesa, tra documenti, proroghe, mutui, ipoteche, passaggi legali e momenti di sconforto, il sogno di Anna e Marco si realizza.
Questa storia insegna che la compravendita immobiliare non è solo una transazione, ma un percorso fatto di ostacoli, scelte e tanta collaborazione.
Se siamo arrivati al traguardo, è stato grazie alla loro pazienza, alla fiducia reciproca e alla mia determinazione nel non mollare mai, neppure quando tutto sembrava remare contro.



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